martedì 30 aprile 2013

Santarcangelo: cancelleremo con pennello e vernice quella scritta!


Foto: CANCELLIAMO LA SCRITTA “W IL DUCE” DAL MURO DI CASA DI MICHELE PERCHE’ E’ UN INSULTO ALLA SUA FAMIGLIA E ALLA SANTARCANGELO DEMOCRATICA - DOMANI SERA MICHELE ED IO, ASSIEME ALL’ANPI E A CHI VORRA’ ESSERCI
Lo scorso giovedì 25 aprile, Festa della Liberazione, un giovane santarcangiolese ed amico Michele Canducci ha postato sul mio Diario Facebook la foto che vedete e mi ha scritto: “Caro sindaco, oggi, proprio oggi, a Santarcangelo qualche idiota ha scritto questa frase sul muro esterno di questa casa. La segnalazione mi è stata fatta da Otto Von Grishnákh. Nella casa in questione hanno vissuto la loro vita Dirce Gobbi e Lino Canducci, miei nonni. Inutile dire che hanno vissuto la seconda guerra mondiale e il ventennio fascista. Lino Canducci è sempre stato, fino a ché la salute glielo ha permesso, un repubblicano e antifascista. Questa scritta è un triplo insulto: nei confronti della mia famiglia, nei confronti della mia città e nei confronti degli italiani. Sarebbe bello dare una risposta in qualche modo comunitaria, che ne so, darsi appuntamento questa sera o le prossime sere con un barattolo di vernice e cancellare, spazzare via, togliere, estirpare, eliminare questo insulto alla democrazia e alla storia d'Italia”.
Io gli ho risposto così: “Caro Michele, ho letto il tuo post sul mio Diario FB. La cosa che mi segnali e la foto sono una cosa grave, e a ciò che hai scritto non occorre aggiungere altro ... se non che provo un forte sentimento di fastidio e di incazzatura, come cittadino di Santarcangelo e come Sindaco della Città antifascista quale siamo. Concordo con te, e con i tanti che sul post hanno scritto ... se vogliamo cancellare quella vergogna io ci sono!”.
In tanti hanno commentato sul post del mio Diario FB, oltre 160 hanno cliccato “Mi piace”.
Io e Michele ne abbiamo parlato, abbiamo discusso con ANPI Santarcangelo che ha inviato apposita comunicazione alla Questura (che poco fa ci ha risposto).
Abbiamo deciso che ci vediamo domani sera – martedì 30 aprile alle ore 20,45 – presso il parcheggio di fronte alla scuola Materna Margherita di via Togliatti 30, dove compare la scritta sul muro della casa a fianco (la casa dei nonni di Michele), per compiere un gesto simbolico “collettivo”, in silenzio e senza bandiere: cancelleremo con pennello e vernice quella scritta.
Non lo faremo solo per Michele, per i suoi nonni e per la sua famiglia: lo faremo in nome di una famiglia più grande che si chiama CITTA’ DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA, LIBERA DEMOCRATICA CIVILE ANTIFASCITA.
Vi aspetto, chi vorrà esserci. Condividete e fate girare su Facebook, grazie!
Mauro Morri – Sindaco di Santarcangelo di Romagna
Martedì 30 aprile alle ore 20,45 – presso il parcheggio di fronte alla scuola Materna Margherita di via Togliatti 30
CANCELLIAMO LA SCRITTA “W IL DUCE” DAL MURO DI CASA DI MICHELE PERCHE’ E’ UN INSULTO ALLA SUA FAMIGLIA E ALLA SANTARCANGELO DEMOCRATICA - DOMANI SERA MICHELE ED IO, ASSIEME ALL’ANPI E A CHI VORRA’ ESSERCI
Lo scorso giovedì 25 aprile, Festa della Liberazione, un giovane santarcangiolese ed amico Michele Canducci ha postato sul mio Diario Facebook la foto che vedete e mi ha scritto: “Caro sindaco, oggi, proprio oggi, a Santarcangelo qualche idiota ha scritto questa frase sul muro esterno di questa casa. La segnalazione mi è stata fatta da Otto Von Grishnákh. Nella casa in questione hanno vissuto la loro vita Dirce Gobbi e Lino Canducci, miei nonni. Inutile dire che hanno vissuto la seconda guerra mondiale e il ventennio fascista. Lino Canducci è sempre stato, fino a ché la salute glielo ha permesso, un repubblicano e antifascista. Questa scritta è un triplo insulto: nei confronti della mia famiglia, nei confronti della mia città e nei confronti degli italiani. Sarebbe bello dare una risposta in qualche modo comunitaria, che ne so, darsi appuntamento questa sera o le prossime sere con un barattolo di vernice e cancellare, spazzare via, togliere, estirpare, eliminare questo insulto alla democrazia e alla storia d'Italia”.
Io gli ho risposto così: “Caro Michele, ho letto il tuo post sul mio Diario FB. La cosa che mi segnali e la foto sono una cosa grave, e a ciò che hai scritto non occorre aggiungere altro ... se non che provo un forte sentimento di fastidio e di incazzatura, come cittadino di Santarcangelo e come Sindaco della Città antifascista quale siamo. Concordo con te, e con i tanti che sul post hanno scritto ... se vogliamo cancellare quella vergogna io ci sono!”.
In tanti hanno commentato sul post del mio Diario FB, oltre 160 hanno cliccato “Mi piace”.
Io e Michele ne abbiamo parlato, abbiamo discusso con ANPI Santarcangelo che ha inviato apposita comunicazione alla Questura (che poco fa ci ha risposto).
Abbiamo deciso che ci vediamo domani sera – martedì 30 aprile alle ore 20,45 – presso il parcheggio di fronte alla scuola Materna Margherita di via Togliatti 30, dove compare la scritta sul muro della casa a fianco (la casa dei nonni di Michele), per compiere un gesto simbolico “collettivo”, in silenzio e senza bandiere: cancelleremo con pennello e vernice quella scritta.
Non lo faremo solo per Michele, per i suoi nonni e per la sua famiglia: lo faremo in nome di una famiglia più grande che si chiama CITTA’ DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA, LIBERA DEMOCRATICA CIVILE ANTIFASCITA.
Vi aspetto, chi vorrà esserci. Condividete e fate girare su Facebook, grazie!
Mauro Morri – Sindaco di Santarcangelo di Romagna

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